mercoledì 21 dicembre 2011

Artisti di Vivo Concerti candidati alla 54° edizione dei Grammy Awards



Gli artisti di Vivo Concerti candidati alla 54°edizione dei Grammy Awards, che avrà luogo il 12 febbraio 2012 allo Staples Center di Los Angeles e trasmessa in diretta in uno speciale TV sulla CBS

GRAMMY AWARDS NOMINATIONS

RECORD OF THE YEAR
Bruno Mars, Grenade

ALBUM OF THE YEAR
Bruno Mars, Doo-Wops & Hooligans

SONG OF THE YEAR
Bruno Mars, Grenade

BEST SOLO PERFORMANCE
Bruno Mars, Grenade

BEST POP DUO/GROUP PERFORMANCE
The Black Keys, Dearest

BEST POP VOCAL ALBUM
Bruno Mars, Doo-Wops & Hooligans

BEST ROCK PERFORMANCE
Radiohead, Lotus Flower

BEST HARD ROCK/METAL PERFORMANCE
Sum 41, Blood In My Eyes

BEST ROCK SONG
Radiohead, Lotus Flower

BEST ROCK ALBUM
Kings Of Leon, Come Around Sundown

BEST ALTERNATIVE MUSIC ALBUM
Radiohead, The Kings Of Limbs

BEST FOLK ALBUM
Fleet Foxes, Helplessness Blues

BEST BOXED OR SPECIAL LIMITED EDITION PACKAGE
Radiohead, The King Of Limbs

BEST SHORT FORM MUSIC VIDEO
Radiohead, Lotus Flower

BEST LONG FORM MUSIC VIDEO
Kings Of Leon, Talihina Sky: The Story Of Kings Of Leon




Infoline: ++39.02.30515020 – info@vivoconcerti.com

lunedì 19 dicembre 2011

Full Time Hobby: Tunng, Diagrams, Craig Finn, School Of Seven Bells in arrivo nel 2012!


&  
presentano

TUNNG

THIS IS TUNNG…LIVE FROM BBC
Release date immediata – Label: Full Time Hobby/Self

Collettivo inglese tra i più apprezzati degli ultimi anni, i Tunng si sono ritagliati uno spazio di primo piano nel panorama di quel genere musicale noto come folktronica. Live From BBC arriva dopo quattro album di studio e raccoglie il meglio della band, quando il folk della tradizione britannica incontra l’eletronica, tra creatività e contaminazioni sonore.


DIAGRAMS

BLACK LIGHT
Release date: 16 gennaio – Label: Full Time Hobby/Self

Il sorprendente album di debutto di Sam Genders (co-frontman dei Tunng) è un grande esempio di indie-folk-tronica e pop minimalista in cui le emozioni sono racchiuse in una ragnatela di suoni che paiono mettere in congiunzione il mondo di Stereolab e Broadcast con quello di Four Tet e James Blake
Like Badly Drawn Boy, Sufjan Stevens and a parliament of owls caught up in a weird feathery, beardy group hug...Lovely.’ The Guide (The Guardian) ‘Pick Of The Week’
‘Like Broadcast remapped by James Blake. Sparsely expressed, yet drenched in optimism’ – (8/10) NME
‘Dreamlike and crisp’- (4/5) Artrocker



CRAIG FINN

CLEAR HEART FULL EYES
Release date: 23 gennaio – Label: Full Time Hobby/Self

Debutto solista per Craig Finn, frontman degli acclamati The Hold Steady. Anticipato da Honolulu Blues, uscito a fine novembre, Clear Heart Full Eyes è un disco personale ed introspettivo, come dichiara lo stesso Finn, che chiarisce il significato del titolo dell’album: “‘Clear Heart’ signifies honesty and trasparency, and ‘Full Eyes’ suggests experience”

www.steadycraig.tumblr.com

SCHOOL OF SEVEN BELLS

GHOSTORY
Release date: 28 febbraio  - Label: Full Time Hobby/Self

Terzo disco per la band di New York - il primo dopo la dipartita di Claudia Deheza - Ghostory segna il ritorno della band fautrice di un dream pop etereo ed accattivante.



PROMOZIONE ITALIANA PER FULL TIME HOBBY

giovedì 15 dicembre 2011

KASABIAN: SOLD-OUT LA DATA DI ROMA DEL 24 FEBBRAIO - BIGLIETTI DISPONIBILI PER LA DATA DI PADOVA DEL 25 FEBBRAIO 2012 -



MANCANO 80 GIORNI AI 2 CONCERTI ITALIANI
LA DATA DI ROMA E’ GIA’ SOLD-OUT!
SONO ANCORA DISPONIBILI I BIGLIETTI  PER LA DATA DI PADOVA!

·     LA DATA DI MILANO DI NOVEMBRE E’ ANDATA VELOCEMENTE SOLD-OUT
·     TOUR EUROPEO OVUNQUE ESAURITO
·     3 DATE ALLA O2 ARENA DI LONDRA, TRA CUI UNO SPECIALE CONCERTO IL 31 DICEMBRE IN DIRETTA MONDIALE SUL CANALE UFFICIALE DI YOU TUBE DELLA BAND
·     HANNO ESORDITO CON L’ALBUM VELOCIRAPTOR AL N°1 IN UK
·     IL SINGOLO DAYS ARE FORGOTTEN E’ UNA HIT ANCHE IN ITALIA



Venerdì 24 Febbraio 2012
Roma – ATLANTICO LIVE
Via dell’Oceano Atlantico, 271
Apertura porte Ore: 20.00 - Inizio Concerto Ore: 21.30
non saranno disponibili biglietti in vendita in cassa il giorno del concerto

Sabato 25 Febbraio 2012
Padova – GRAN TEATRO GEOX
Corso Australia, 55
Apertura porte Ore: 18.30 - Inizio Concerto Ore: 21.00
prezzo del biglietto: 25 euro + diritti di Prevendita
biglietti disponibili

Prevendite attive su Ticketone.it, Vivaticket, Geticket, Coin Ticket Store di Padova e Treviso e presso tutte le filiali delle banche: BCC del Veneto, Casse Rurali Trentine, Cariveneto, Banco di Sardegna

Informazioni su come acquistare i biglietti:
Ticketone 892 101 www.ticketone.it
Geticket 848002008 www.geticket.it
Vivaticket 899 666 805 www.vivaticket.it
Coin Ticket Store di Padova (049.8364084) e di Treviso (0422.583889)
Presso tutte le filiali delle banche: BCC del Veneto, Casse Rurali Trentine, Cariveneto, Banco di Sardegna

L'organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati  non presenti nei nostri comunicati ufficiali.


Dopo lo scioglimento degli Oasis il pubblico internazionale amante dei suoni provenienti dall’Inghilterra è stato conquistato da quelli che da sempre sono stati indicati come gli eredi naturali dei fratelli Gallagher. Il nome che prima di tutti si è imposto all’attenzione del pubblico sono stati i Kasabian, la celebre band di Leicester attesissima al varco del quarto album, Velociraptor, uscito per Sony Music il 20 settembre, già definito come il disco rock dell’anno!
Velociraptor è un grande disco rock, il più atteso dell’anno, e presenta i Kasabian in forma smagliante: il primo singolo, Days are Forgotten, sta avendo infatti un grande successo sui network radiofonici. La band ha rilasciato un’intervista alla bibbia del rock inglese NME dove definisce il nuovo disco un “urlo primordiale”. Queste le parole del chitarrista Sergio Pizzorno“The album has a lot of raw, primal screaming. It has to be shouted that word. It has to be shouted.” 
La forza dei Kasabian il pubblico italiano ha imparato a conoscerla per bene dapprima con i suoi concerti sold out di Milano, Bologna e Treviso, poi con i concerti a supporto di Muse (a San Siro davanti a 62mila persone) e poi ancora con gli U2 a Torino nel 2009.
La consacrazione live definitiva per la band capitanata da Sergio Pizzorno (chitarrista di chiare origine italiane) è giunta ad inizio settembre 2011 quando erano, con Arctic Monkeys, la band più attesa dell’I-day Festival di Bologna, una esibizione di fronte ad oltre 12mila persone.
Velociraptor è il quarto episodio della storia dei Kasabian, il disco più importante ed atteso della loro carriera, da cui si parla addirittura da gennaio 2010, quando uscirono le prime dichiarazioni della band sul nuovo lavoro. Un’ attesa lunga, lunghissima per un capolavoro rock 2.0. Dentro Velociraptor, prodotto dal genio hip hop/funk Dan The Automator, troviamo il ritmo robotico e claustrofobico del kraut rock, gli anni ’70 con la loro psichedelia, il rock degli anni 90, lo stile british delle melodie accattivanti anche quando si fanno più aggressive e soprattutto una ricerca attraverso il pop, l’elettronica ed anche l’hip-hop che va ben oltre le attese dovute ai precedenti album della band che contenevano singoli come LFS, Club Foot, Reason Is Treason, Shoot The Runner, The Empire, Fire, Vlad The Impaler ed Underdog, tutti brani entrati nelle playlist dei dj e delle radio più importanti del mondo e in diverse colonne sonore di films o videogames.
Il loro precedente album, West Ryder Pauper Lunatic Asylum, terzo nella discografia della band e secondo numero uno nelle classifiche inglesi, ha venduto quasi un milione di copie nel mondo confermando la collocazione dei Kasabian ai piani più alti del rock britannico. Oltre a procurare al nuovo decennio il primo vero inno da festival nelle fattezze del singolo "Fire" (un hit da Top 3 nelle charts inglesi), quel disco ha fruttato alla band una serie quasi ininterrotta di premi e nomination: un premio come miglior gruppo britannico ai Brit Awards, miglior album per la rivista Q, nomination al Mercury Prize, il riconoscimento di miglior album agli NME Awards e altri ancora.

I Kasabian sono: Tom Meighan – Serge Pizzorno – Chris Edwards – Ian Matthews – Jay Mehler

Sito web: www.kasabian.co.uk



L’album dei Kasabian, Velociraptor, è disponibile dal 20 settembre su etichetta Sony Music




Infoline: ++39.02.30515020 -  
info@vivoconcerti.com



mercoledì 14 dicembre 2011

Full Time Hobby presenta: DIAGRAMS: in uscita il 16 gennaio Black Light, il sorprendente debutto di Sam Genders (frontman dei Tunng)



 &  
presentano:



DIAGRAMS
“Black Light”
Release date: 16 Gennaio 2012
Label: Full Time Hobby/Self

IL SORPRENDENTE DEBUTTO DI SAM GENDERS (CO-FRONTMAN DEI TUNNG) SI INTITOLA “BLACK LIGHT” ED USCIRA’  IL 16 GENNAIO 2012 PER FULL TIME HOBBY / SELF

UN GRANDE ESEMPIO DI INDIE-FOLK-TRONICA E POP MINIMALISTA IN CUI LE EMOZIONI SONO RACCHIUSE IN UNA RAGNATELA DI SUONI CHE PAIONO METTERE IN CONGIUNZIONE IL MONDO DI STEREOLAB E BROADCAST CON QUELLO DI FOUR TET E JAMES BLAKE!


“Broadcast remapped by James Blake” NME

“like Sufjan Stevens and a parliament of  owls in a feathery  group hug, happily tumbling down an upwards escalator in slow motion  Guardian Guide ‘Single of the Week’


Diagrams may be an unfamiliar name, but the voice will be instantly recognisable: this is the new project of Sam Genders, former co-frontman and songwriter of experimental folkies Tunng.

Diagrams bears all the invention and imagination of the band Genders founded with Mike Lindsay, who has led Tunng since Genders’s departure, but channels it in a different direction. This is crisp, minimalist pop music that fizzes with electronic effects, synth-bass, programmed beats and low-key funk grooves, bringing to mind the leftfield pop of Arthur Russell, Metronomy, Hot Chip, Steve Mason and Peter Gabriel. It’s a new, playfully eclectic side of Genders’s songwriting, but one that maintains the colourful and impressionistic lyrical imagery he’s famous for – Antelope talks of a girl with “Tiny ants under her skin, sending messages to her mind.”

A solo project of sorts, Diagrams sees Genders working with a rolling cast of collaborators including Danyal Dhondy (string arrangements), Laura Hocking (vocals), Hannah Peel (backing vocals and trombone) and drummers Matt McKenzie and Tom Marsh. Live it expands to an all conquering nine-piece who made their debut to an ecstatically full tent at this year’s End Of The Road festival. It’s named Diagrams for the defining sound of clean, sharp production and programming Genders has cooked up with co-producer Mark Brydon. “I feel like this music is less lo-fi than the music I’ve made in the past,” says Genders. “It’s quite precise and angular in places, so Diagrams felt perfect.” That idea extends to Diagrams’s visual side too: graphic artist Chrissie Abbott has created Flatland-inspired imagery incorporating clean lines and polygons.

Diagrams marks Streatham Hill-based Genders’s return to performance. After quitting Tunng, his professional focus fell on production and writing for artists such as former Gomez frontman Ben Ottewell and Brazilian chanteuse Cibelle. Personally, he’s been preoccupied with getting his life back on track. “I was in quite a dark place personally before and, to an extent, during Tunng and I needed to stop and take a break to work on myself a bit and find my self-confidence,” he says. “I cured myself by working in an inner city primary school for three years! I’ve come out of myself a lot and the music has come from that.”

That period of reinvention has ingrained itself in Black Light. The riff-driven Ghost Lit is about, “How relationships can bring up all the ghosts from your past and reveal all your worst insecurities;” the reflective Night All Night is about, “Fighting off your demons and trusting that it's ok to be in a relationship.”

Most tellingly, Appetite is inspired by Genders’s experience of getting his life back on track. “I read a lot of psychology and self help stuff and I've found it very helpful,” says Genders. “I think it's helped me to change from an insecure and unhappy person into someone who genuinely enjoys life. Nonetheless, I've always felt inclined to keep those books in a brown paper bag in a cupboard underneath the sink. Appetite is either a tongue in cheek parody of the self help mindset or it's my attempt to write a song that celebrates the sheer 'bloody hell what an amazing experience'-ness of life. I'm more inclined towards the latter view these days.”

The title, Black Light, sums up Genders’s experience: “I like the idea that good and bad or dark and light aren't always so clear. Sometimes the most difficult experiences can lead to the best things in life. Life is full of good and bad, dark and light. That's just how it is.”




PROMOZIONE ITALIANA PER FULL TIME HOBBY




lunedì 12 dicembre 2011

MARK STEWART: IL LEADER DI THE POP GROUP TORNA CON UN NUOVO DISCO, THE POLITICS OF ENVY, IN USCITA IL 26 MARZO 2012


&     
present



il leader di THE POP GROUP

THE POLITICS OF ENVY
Release Date: 26 Marzo 2012
Label: Future Noise Music/Self


Il carismatico guru dell’industrial, leader della storica band The Pop Group,  torna con un nuovo progetto solista, The Politics Of Envy.

Anticipato da Nothing Is Sacred, in free download dal 2 dicembre al sito www.markstewartmusic.com,
The Politics Of Envy vanta le collaborazioni di artisti noti nel panorama musicale mondiale: Primal Scream, Douglas Hart (bassista dei Jesus And Mary Chain), Daddy G dei Massive Attack, l’innovatore del punk newyorkese Richard Hell, Kenneth Anger, Keith Levene (chitarrista dei Clash e PIL) solo per citarne alcuni.

Registrato tra Berlino, Lisbona, Londra, New York e Vancouver, The Politics Of Envy rappresenta, a detta dello stesso Stewart, il disco di maggior profilo della sua carriera solista: una mente vulcanica con esplosioni post-punk ed industrial, influenzata dalle condizioni di rivolta sociale che l’artista ha inevitabilmente assorbito.

“The reality-subverting punk-and-beyond maverick returns with heavy friends.” - Ian Harrison, Mojo
“Mark Stewart changed everything” - Nick Cave
“Mark is my hero” - Daddy G, Massive Attack
“I didn’t want that song to end ever! It’s crazy to get to play with one of my heroes, I kind of can’t believe it.” - St. Vincent
“Mark Stewart has led the attack on conformist reality. Mark is a constant inspiration and a true Thief of Fire.” - Primal Scream

Never has there been a better time for the return of Mark Stewart.
At the end of 2011, a year of riots, revolutions, occupations and increasing collapse of the global financial system Mark Stewart returns with the limited 7” of Children of the Revolution, perfectly capturing the restless mood on today’s streets worldwide to create the apocalyptic dancehall mutation of T. Rex’s glam classic.
His new album The Politics of Envy is due out 26th March, 2012 through Future Noise Music, and features a stellar cast, including original Clash/PiL guitarist Keith Levene, NYC punk innovator Richard Hell, Lee ‘Scratch’ Perry, Gina Birch of the Raincoats, Slits bassist Tessa Pollitt, Jesus And Mary Chain bassist Douglas Hart, Factory Floor, Daddy G of Massive Attack and all of Primal Scream.
All roads have been leading to this. The Politics of Envy cages, consolidates and hotwires the rampant barrage of elements which have infused Mark Stewart’s work since his first band, The Pop Group blasted the post-punk landscape.
“The whole thing grew out of some art thing I was trying to do with Kenneth Anger, some kind of avatar...it’s passing it on but also paying homage. Anger’s spirit kind of hangs over the whole thing,” explains Mark.
Vanity Kills kicks off the resulting LP with cult film-maker Kenneth Anger on Theremin, plus Richard Hell and Bristol new blood Kahn. Followed by Autonomia, featuring Bobby Gillespie’s frenetic call-and-response chant with Stewart, who wrote the song about Carlo Giuliani, killed at the 2001 G8 demonstrations in Genoa. Lee ‘Scratch’ Perry guests on Gang War, spitting diamonds, with Tessa Pollitt blanketing the dense, heavyweight urban dubscape, before Stewart takes us into the slo-mo coldwave of Codex. Joined by Factory Floor and Youth for Want, Stewart then hits us with the album’s fine example of 21st-century schizoid wall of sound Gustav Says.

Railing against “corporate cocksuckers” and declaring “sanity sucks” on the cool disco electro Baby Bourgeois, we’re then taken into the huge, seething synth-crawl of Method to the Madness, providing one of the album’s atmospheric highlights, gouging beyond industrial or dubstep to create a frightening new take on modern mood music. Daddy G’s unmistakable deep-throat intonations make the perfect garnish for the bleak, heaving whale of a tune, that is Apocalypse Hotel. Being mutual fans of their work, Stewart gives us his version of David Bowie’s Letter to Hermione, now a spookily-orchestrated, beat-less lament. Stewart turns on the light and lets Keith Levene unleash some of his inimitable metal guitar jangle on Stereotype. They are joined by Factory Floor and Gina Birch on this slice of gorgeously-melancholic brilliance, an effortless modern pop classic, which provides the perfect end to this intoxicatingly provocative set of songs.
Continuing an unmatchable track record of anarchic pioneering and seismic influence, Mark Stewart is back with his eighth album and what must be his most high profile project to date, reasserting him as one of the great volcanic creative minds.
Tracklist:  1. Vanity Kills  2. Autonomia  3. Gang War  4. Codex  5. Want  6.Gustav Says  7.Baby Bourgeois  8.Method to the Madness  9. Apocalypse Hotel  10. Letter to Hermione  11. Stereotype





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