AD UN MESE ESATTO DALL'USCITA DI INCITATION EP, IL NUOVO LAVORO IN STUDIO DELLA COMPOSITRICE E PRODUTTRICE RUSSA DI NASCITA E STATUNITENSE D'ADOZIONE GIA' MEMBRO DEI DIRTY PROJECTORS, ECCO IN ANTEPRIMA SU CLASH MUSIC IL LYRIC VIDEO DI INCITATION, IL PRIMO SINGOLO IN USCITA IL 16 OTTOBRE IN CONTEMPORANEA CON IL DISCO
OLGA BELL
IN ARRIVO AD UN ANNO DAL PRECEDENTE ALBUM IN LINGUA RUSSA KRAI, INCITATION EP SI COMPONE DI 5 TRACCE IN INGLESE CHE MESCOLANO L'ELETTRONICA ALLA COMPOSIZIONE ACUSTICA,
TRA SPERIMENTAZIONI E CONTAMINAZIONI CHE SI SPOSANO CON LA DELICATA VOCE DI OLGA BELL
E RICREANO ATMOSFERE TANTO DRAMMATICHE QUANTO POETICHE
E BLOCCHI DI RUMORE, IL PRIMO SINGOLO INCITATION RACCHIUDE L'ESSENZA PERSONALE,
DIRETTA E CRUDA DELL'INTERO EP, COME TESTIMONANO LE PAROLE DELLO STESSO RITORNELLO: “DON'T GO GENTLY, INCITATION, DO YOUR DAMAGE, UNDO ME OVER AGAIN”
Ad un anno dal precedente lavoro in studio Krai, OLGA BELL torna con il nuovo Incitation EP, in uscita il 16 ottobre via One Little Indian/Audioglobe in contemporanea con il singolo Incitation, prima traccia e title-track del disco.
Partendo da una prospettiva totalmente opposta rispetto a Krai, Incitation EP si compone di 5 tracce dall'essenza profondamente personale, onesta, a tratti addirittura brutale, dotata di una sensibilità disarmante resa ancora più efficace dalla produzione complessa e ricercata, e sottolineata dalla potente voce di OLGA BELL.
“In Incitation domina una certa violenza personale” dichiara OLGA BELL raccontando il processo compositivo dell'EP. “Per quanto mi riguarda, quei venti minuti sono come un tuffo a capofitto nella più oscura delle piscine emozionali”.
Incitation EP si apre con quella chiamata alle armi che è il primo singolo Incitation, i cui ritornelli sono trainati da energiche percussioni in stile “bombe su Baghdad”. Segue Rubbernecker, una ballata sull'entropia, sul rifiuto, su una folgorante esplosione, scritto da OLGA BELL durante un volo sopra a Detroit mentre osservava la luna arancione. In contrasto con questi due brani si continua con un'ode in due parti, la prima dedicata ai nuovi amori (Pounder I) e la seconda agli amori di lunga data (Pounder II), carica di passione, forza ed impatto. La chiusura dell'EP è affidata infine alla minimale Goalie, su cui domina la delicatezza della voce di OLGA BELL.
Incitation EP rappresenta dunque una rinascita per OLGA BELL, un liberarsi dalle catene psicologiche: i brani si basano sull'esperienza umana, sul riconoscimento del fallimento come qualcosa di universale, a volte paralizzante ma altre volte positivo e necessario affinché si arrivi ad un cambiamento. E soprattutto, sul riconoscimento del fallimento come qualcosa di non irreversibile, ma il cui rimedio è anzi semplice, elegante ed a sua volta universale: basta agire.
Partendo da una prospettiva totalmente opposta rispetto a Krai, Incitation EP si compone di 5 tracce dall'essenza profondamente personale, onesta, a tratti addirittura brutale, dotata di una sensibilità disarmante resa ancora più efficace dalla produzione complessa e ricercata, e sottolineata dalla potente voce di OLGA BELL.
“In Incitation domina una certa violenza personale” dichiara OLGA BELL raccontando il processo compositivo dell'EP. “Per quanto mi riguarda, quei venti minuti sono come un tuffo a capofitto nella più oscura delle piscine emozionali”.
Incitation EP si apre con quella chiamata alle armi che è il primo singolo Incitation, i cui ritornelli sono trainati da energiche percussioni in stile “bombe su Baghdad”. Segue Rubbernecker, una ballata sull'entropia, sul rifiuto, su una folgorante esplosione, scritto da OLGA BELL durante un volo sopra a Detroit mentre osservava la luna arancione. In contrasto con questi due brani si continua con un'ode in due parti, la prima dedicata ai nuovi amori (Pounder I) e la seconda agli amori di lunga data (Pounder II), carica di passione, forza ed impatto. La chiusura dell'EP è affidata infine alla minimale Goalie, su cui domina la delicatezza della voce di OLGA BELL.
Incitation EP rappresenta dunque una rinascita per OLGA BELL, un liberarsi dalle catene psicologiche: i brani si basano sull'esperienza umana, sul riconoscimento del fallimento come qualcosa di universale, a volte paralizzante ma altre volte positivo e necessario affinché si arrivi ad un cambiamento. E soprattutto, sul riconoscimento del fallimento come qualcosa di non irreversibile, ma il cui rimedio è anzi semplice, elegante ed a sua volta universale: basta agire.
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