“ONDE ALFA” IL DISCO DI DEBUTTO DI
Dopo l'ottimo riscontro dell'Ep “Lenea” (febbraio
2012), il musicista emiliano (oltre a suonare da anni con Nevruz Joku nel duo
Water In Face , è stato anche il tastierista/chitarrista/corista nell'ultimo
tour dei Verdena) presenta il suo primo full-length, interamente registrato e
prodotto da lui stesso nel suo Hot Studio nella provincia di Modena.
Un disco pop che flirta con l’elettronica e
concepito praticamente nella sua totalità con un Macbook portatile. Eterogeneo con influenze che spaziano da
Björk a Depeche Mode, passando per David Lynch, John Lennon e la psichedelia
anni ’60, Omid Jazi con Onde Alfa ci regala un quadretto pop innovativo e futurista.
ASCOLTA E CONDIVIDI IL SINGOLO MEMORIA ALLOCATA DA QUI:
https://soundcloud.com/jarnocarlo/omid-jazi-memoria-allocata
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CONCERTO DI PRESENTAZIONE DI "ONDE ALFA"12 FEBBRAIO 2013, MILANO, ROCKET (INDIEROCKET NIGHT)(ore 22.00 - ingresso gratuito)
ONDE ALFA è il primo full-length di Omid Jazi. Immerso nella solitudine di una campagna modenese
dai colori ocra, Omid vede passare i mesi e le stagioni dalla
finestrella di quella sala prove che prende il nome di Hot Studio, dove
trascorre i mesi nella ricerca dei linguaggi musicali e poetici facenti parte
della sua poetica.
Omid decide di puntare sul suo mondo interiore, di
fotografarlo cercando di mantenere incontaminate le pulsioni che gli giungono
alla coscienza. Quasi tutte le liriche son state scritte durante il sonno, così
come alcune canzoni, la cui creazione è una sorta di liturgia, che avanza a
ritmo di “Onde Alfa”.
Onde Alfa è la chiave di lettura per questo lavoro di tipo
scientifico/psicologico, volto alla scoperta di un inconscio collettivo,
archetipi, forme universali del pensiero emerse nella parola.
L'album è stato registrato interamente da Omid
nel suo Hot Studio con il solo ausilio di un computer: sfatando il mito
delle grandi e costose produzioni il musicista suggerisce come metodo il “fai
da te”, tramite il quale è possibile con pochissimi mezzi creare un disco in
maniera intelligente, il tutto cercando di mantenere un profilo allo stesso
tempo ironico e preciso.
Nella veste di produttore e ingegnere del suono Omid
ha miscelato l'analogico e il digitale usando gli strumenti che aveva a sua
disposizione in studio, da amplificatori Fender dei primissimi anni '60, a
tastiere analogiche anni 80 come la Juno6, passando dai più recenti
synth/sequencer giocattolo come il Kaossilator Pro, mantenendo una forma e
un'identità costanti, composte da suoni frizzanti e di vetro.
In alcuni brani del disco è stato richiesto il
prezioso apporto del batterista Federico Alberghini, dei Three In One
Gentleman Suit.
Nato a Perugia, poi trasferito a Modena, Omid
si avvicina alla musica dall'età di sei anni dopo che il padre, musicista e
insegnante di musica, gli regala una tastiera.
Dopo aver militato in diversi gruppi, nel
2009 trova una nuova dimensione musicale e inizia a lavorare come one-man-band,
producendo i suoi brani e suonando tutti gli strumenti, compresi synth,
sequencer, batteria e basso.
Ja.La Media Activities
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