TRA I MIGLIORI RAPPRESENTANTI AL MONDO DELLA AFROBEAT E DELLE
SUE CONTAMINAZIONI, LA SUA MUSICA ABBRACCIA INFINITI STRATI CULTURALI.
CAPACE DI UN GROOVE AFRO MESCOLATO AL JAZZ, AL SOUL ED AL
FUNK,
TORNA IN CONCERTO IN ITALIA
FEMI KUTI
& THE POSITIVE FORCE
Venerdì 14 Luglio 2017
ROMA – VILLA ADA
Via Ponte
Salario
apertura
porte ore: 20.30 – inizio concerto ore 22.30
prezzo
del biglietto: 20 Euro + diritti di prevendita
biglietti
in vendita su www.ticketone.it e www.eventbrite.it da giovedì 13 aprile
Informazioni
su come acquistare i biglietti:
Ticketone – 892.101 – www.ticketone.it
Eventbrite – www.eventbrite.it
www.internationalmusic.it
- 059.644688
Figlio maggiore del rivoluzionario
musicista ed attivista Fela Kuti,
pioniere dell’afrobeat, Fema Kuti
non si è mai accontentato di essere solo l’erede del re della musica africana.
Nel 1985 Femi prende infatti la sua
strada e fonda il gruppo The Positive
Force, affermandosi nel corso degli anni Novanta come uno degli artisti
africani più rispettati ed amati degli ultimi decenni.
Nato a Londra ma residente a Lagos,
in Nigeria, il suo primo album, “No Cause
For Allarm”, risale al 1989. Ad esso hanno fatto seguito oltre dieci album
di studio. Abile polistrumentista sia coi fiati che con le tastiere, Femi è in grado di contaminare gli
elementi della afrobeat con tracce di Motown sound, elementi dance, suoni
latini e world music, senza mai perdere la sua identità culturale, in uno stile
bilanciato, colorato e riconoscibile. Capace di un afrobeat mescolato al jazz,
soul e funk, la musica di Femi Kuti
abbraccia infiniti strati culturali, raccontando la sofferenza della povertà,
delle guerre civili, delle catastrofi naturali.
“Shoki
Shoki”, l’album con il quale si è fatto conoscere al di fuori dei confini
nazionali nel 1998, è il primo lavoro solista di Femi. Registrato a Parigi con il produttore Sodi - già al lavoro
con il padre - rappresenta il momento in cui la popolarità di Femi varca i confini nazionali. Il
successivo “Fight To Win” (2001) è
una contaminazione di suoni urban americani.
In seguito ad alcuni eventi personali
accaduti tra il 2002 ed il 2008, Femi
Kuti decide di isolarsi per otto mesi, dedicandosi allo studio del piano e
della tromba. Nel frattempo i rumors aleggiano su di lui, dandolo per pazzo.
Nel 2008 l’artista torna sulle scene musicali più forte di prima, ed il disco “Day by Day” ne è la riprova. Due anni
dopo arriva “Africa for Africa”, un
album decisamente politico. Nel 2013 esce “No
Place for My Dream”, l’ultimo lavoro di studio ispirato e brillante sia dal
punto vista concettuale che nelle musiche, tra afrobeat e suoni moderni, tra
groove afro e dance music, il tutto condito da un’incredibile energia positiva
in grado di far digerire anche le tematiche più pesanti. Mosso da un forte
bisogno di tornare alle origini, a quel fuoco che lo ha animato sin dagli
esordi, Femi decide di tornare prima
ai Decca Studios poi agli Afrodisia records, luoghi dove sono stati registrati
i suoi primi lavori e molti dischi del padre. Nonostante gli studi fossero in
pessime condizioni, in quei luoghi Femi
stesso afferma di aver respirato un’atmosfera magica, densa di storia e di
energia.
I dischi di Femi Kuti, più volte nominato ai Grammy come miglior album di world
music (2003, 2010 e 2012), raccontano la sua storia, una storia fatta di
passione, fuoco ed energia, una potenza sonora condita da tematiche forti ma
alleggerite dal sound che solo Femi sa
riprodurre.
Più di un semplice musicista, il
compositore e polistrumentista è anche uno tra i più autorevoli ambasciatori
della cultura africana.
Info tour: www.internationalmusic.it
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