COMPOSITORE E PIANISTA CLASSICO, MAESTRO DELLE PARTITURE
COMPLESSE, HA SCRITTO E MUSICATO ALCUNI DEI CAPITOLI DELLA MUSICA D’AVANGUARDIA
PIU’ BELLA ED EMOZIONANTE DEGLI ULTIMI ANNI
AUTODEFINITOSI COMPOSITORE DI PROTESTA, IN GRADO DI FAR
CONVIVERE AMBIENT MUSIC ED ELETTRONICA, E’ CONSIDERATO L’INVENTORE DEL “MODERN
CLASSICAL” COMBINANDO LE PIU’ CLASSICHE DELLE PARTITURE E L’AVANGUARDIA
MUSICALE, CON UNO STILE EVOCATIVO UNICO NEL SUO GENERE, PROFONDO, MALINCONICO
ED AUSTERO
A SEI ANNI DALLA SUA ULTIMA PERFORMANCE IN ITALIA, TORNA PER
UN’UNICA DATA L’EMOZIONANTE
Max Richter
PER PRESENTARE, PER LA PRIMA VOLTA, “VIVALDI, THE FOUR SEASONS”, LA RIVISITAZIONE DELLE FAMOSE QUATTRO
STAGIONI IN CHIAVE ELECTRO-AMBIENT - IL VERTICE MASSIMO DELLA SUA PRODUZIONE,
UN LAVORO AMBIZIOSO E PERFETTAMENTE RIUSCITO - ED “INFRA”,
L’ESTENSIONE DELLE MUSICHE REALIZZATE PER UN BALLETTO COMMISSIONATO DAL ROYAL
BALLET DI LONDRA
Venerdì
10 Luglio 2015
MAX
RICHTER
unica data italiana
SIENA –
TEATRO DEI RINNOVATI
Piazza Indipendenza, 15
Chigiana
International Festival and Summer Academy 2015
inizio concerto ore 21.15
prezzo del biglietto: da 18.00 a 25 Euro + diritti di
prevendita
“Omaggio a Guido Chigi Saracini nel 50° anniversario della
morte”
recomposed by Max Richter:
Vivaldi,
The Four Seasons per violino, orchestra ed elettronica
Infra per pianoforte, ensemble di archi ed
elettronica
Musiche di Max Richter
Prevendite attive da oggi sul sito della Fondazione Accademia
Musicale Chigiana
Max Richter nasce in
Germania e cresce in Inghilterra. Intraprende prima gli studi classici di
composizione e pianoforte presso l’Università di Edinburgo e alla Royal Academy
of Music di Londra, poi frequenta il Centro di ricerca, produzione e didattica
musicale ‘Tempo Reale’ a Firenze, sotto la guida di Luciano Berio. Terminati
gli studi, nel 1989, fonda l’ensemble Piano
Circus, con cui incide cinque album per l’etichetta Argo/Decca. Nel 1996
partecipa alla realizzazione dell’album “Dead
Cities” dei Future Sound Of London. Nel 2000, collabora con Roni Size ed i
suoi Reprazent per “In The Møde”.
In questi anni abbandona i suoi Piano Circus per intraprendere una
brillante carriera solista. Richter
combina registrazioni ambientali, voci e letture di poesie, sovrapponendo i
suoni, mixandoli e spezzandoli. Il risultato è una musica estremamente delicata
e fragile, come i processi della memoria. Proprio alla memoria è intitolato
l’album di debutto “Memoryhouse”
(2002), registrato con la BBC Symphony Orchestra condotta da André de Ridder.
Apprezzato immediatamente dalla critica, “Memoryhouse”
ha fissato come cifra stilistica di Richter
quella vena nostalgica tipica anche dei suoi album successivi.
Nel 2004 pubblica il secondo album, “The Blue Notebooks”. L’album si apre con
un frammento de “I quaderni in ottavo”
(“The Blue Octacvo Notebooks”) di
Franz Kafka, recitato dall’attrice Tilda Swinton sulle note di un pianoforte,
il ticchettio di una macchina da scrivere e il sample di un treno in corsa.
Sempre nel 2004 compone “The Magic Inside”, composizione per violino e orchestra
commissionatagli per celebrare il Premio Nobel alla Fisica ed eseguita la prima
volta da Alexander Balanescu al Science Museum di Londra.
Nel 2006 pubblica “Songs From Before”, con la partecipazione di Robert Wyatt, la cui
voce scandisce testi dello scrittore giapponese Haruki Murakami.
Nel 2008 esce “24 Postcards In Full Colour”, album concepito come una raccolta di
miniature musicali, la più lunga delle quali non supera i tre minuti. Ancora,
l’estrema complessità delle composizioni, che alterna pezzi al pianoforte e
brani di musica elettronica, rimanda ai processi del ricordo e del pensiero.
Richter collabora
di frequente con il mondo dell’arte. L’album “Infra” (2010) è un’estensione delle musiche realizzate per un
balletto commissionato dal Royal Ballet di Londra, con le coreografie di Wayne
McGregor e scenografie di Julian Opie. Ha lavorato anche alle musiche di “Anthropocene: The Prelude” (2010), video
dell’artista Darren Almond e alla suggestiva installazione “Rain Room” (2012/2013) del collettivo di
digital art rAndom International.
Nell’ottobre 2012, al Barbican di Londra,
propone dal vivo una sua personale rilettura de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, insieme alla Britten
Sinfonia, diretta da André de Ridder, e a Daniel Hope (primo violino). Sempre
quell’anno, esce, per la serie Recomposed della Deutsche Grammophon, “Recomposed
By Max Richter: Vivaldi - The Four Seasons”,
probabilmente il vertice massimo della produzione di Richter. Le quattro stagioni ricomposte conservano la bellezza del
lavoro originale e anzi invitano a riscoprirne l’essenza attraverso modifiche
sottili e intelligenti. Richter, consapevole dell’estrema popolarità dell’opera
di Vivaldi, gioca qui con le aspettative del pubblico, alternando momenti in
cui i suoni si addensano e si accavallano l’uno con l’altro ad altri di stasi
totale.
Nel marzo 2014 firma per Deutsche Grammophon
ed entra a far parte del catalago della prestigiosa etichetta tedesca, che
immediatamente (a giugno) gli dedica una retrospettiva, ripubblicando i suoi
lavori passati (“Retrospective: The Blue
Notebooks - Songs From Before - 24 Postcards In Full Colour -
Infra”).
il 9 novembre 2014 alla Konzerthaus di
Berlino, a chiusura delle celebrazioni del 25° anniversario della caduta del
Muro, ha tenuto un concerto alla presenza di Mikhail Gorbaciov, Lech Walesa,
Angela Merkel, Martin Schulz e numerose altre alte cariche tedesche ed europee.
Recentemente (agosto 2014) ha collaborato col
musicista, regista e compositore francese Yoann Lemoine, in arte Woodkid,
prestando la sua musica al brano (e relativo video) “The
Golden Age” featuring Max Richter “Embers”.
Sulle solide basi di una formazione classica
come pianista e compositore, Max Richter
ha sviluppato uno stile e un metodo personali, una sorta crossover tra certa
musica classica e sonorità appartenenti a generi apparentementi lontani, quali
l’ambient music e l’elettronica. È considerato l’inventore di quel genere che i
critici definiscono “modern classical” (ma che lui ama definire “post
classical”), che sposa gli insegnamenti di Erik Satie (per quantità di note da
distribuire tra piano e violini) e della moderna musica contemporanea (da
Luciano Berio ai minimalisti classici Philip Glass e Steve Reich) con un uso
discreto di sonorità ambientali (Brian Eno è il riferimento, con forti
inquinamenti nel minimalismo ambientale) e dell’elettronica (che si limita
spesso a riempire gli spazi decorativi delle sue tematiche).
Richter non è
musicista semplice: ha scelto una via musicale che contempla i toni oscuri. I
suoi album e le colonne sonore che gli sono state commissionate prendono in
considerazione la contemplazione della difficoltà e delle situazioni
drammatiche dell’individuo o di quelle provenienti dalla storia. Tuttavia Richter è un maestro nel toccare la
profondità dell’animo dell’ascoltatore con uno stile inconfondibile fatto di
austerità, malinconia, di inquadramento del tempo, uno stile che realmente può
considerarsi evocativo delle storie in cui si immedesima musicalmente.
L’evento
è presentato in Italia da Influxus e Fondazione Accademia Musicale Chigiana
DETTAGLI EVENTO
Artisti: Max Richter + Elissa Lee +
Orchestra della Toscana + Chamber Ensemble
Programma: "Recomposed by Max Richter:
Vivaldi - The Four Seasons" + "Infra"
"Recomposed by Max Richter: Vivaldi -
The Four Seasons" per violino solista, moog, elettroniche e orchestra
Max Richter [moog ed elettroniche]
Elissa Lee [violino solista e direzione]
Orchestra della Toscana
"Infra" per piano, elettroniche e
quintetto d'archi
Max Richter [piano ed elettroniche]
Chamber Ensemble [quintetto d'archi]
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