lunedì 22 marzo 2010

TEMPELHOF: tra atmosfere dilatate ed immagini iptonizzanti ecco We Were Not There For The Beginning.We Won't Be There For The End.


Ja.La Promotion&Media Activities presenta:

TEMPELHOF



We Were Not There For The Beginning.
We Won’t Be There For The End.

Label: Distraction Records - Ditribuzione Italiana: Goodfellas

“…Il progetto nasce nell’autunno 2007 a seguito di un viaggio fatto a Berlino. Quell’estate passai alcuni giorni a casa di un carissimo amico pittore, Mizzi Stratolin, lo stesso che ha curato l’artwork del disco. Un giorno, di ritorno dall’Ufa Fabrik, un vecchio squat divenuto centro sociale e culturale, in cui si trovano architetti, studenti, scuole non autoritarie in cui bambini di sette, otto anni decidono quali lezioni frequentare, Mizzi mi portò a vedere l’aeroporto di Tempelhof. 
Lo vedemmo passando in macchina, piuttosto di sfuggita devo ammettere, ma la visione fu di quelle che non ti scordi… così quel nome iniziò a martellarmi in testa. Nello stesso periodo avevo iniziato a registrare alcune canzoni con Luciano per un progetto folk poi naufragato, quindi capitava di passare molto tempo in studio a lavorare sui suoni e sugli arrangiamenti. Luciano, che è l’anima più elettronica del progetto, aveva nell’hard disk alcune tracce originariamente destinate a un progetto dance e, quasi per scherzo, iniziammo a registrare alcune linee di chitarre, qualche synth, a rivedere la struttura più e più volte. Quello fu l’inizio di tutto: quel pezzo è diventato Enjoy Neukölln, finito poi nel disco.  A quel punto, il nome del progetto non poteva essere che Tempelhof…”.

We Were Not There From The Beginning, We Won't Be There For The End è il primo lavoro sulla lunga distanza del duo mantovano che si cela dietro lo pseudonimo Tempelhof.
Pubblicato nel novembre 2009 dalla label inglese Distraction Records, il disco di debutto della band si appresta ad essere conosciuto anche in Italia.
Ispirato al cinema dei primordi, intriso di solitudine e cosparso di omaggi più o meno velati al William Burroughs de “Il Pasto Nudo” (il titolo del disco è infatti una citazione del film), l’album contiene dieci tracce di pura bellezza downtempo. Ognuna di esse mostra il meglio di Tempelhof: un diluvio percussivo di sibili e tastiere dolenti che punteggiano deliberatamente beats irrequieti e stranianti. Una voce, profonda e appassionata, fa da contrappunto ad un sottosuolo contorto di ritmiche che si scontrano le une contro le altre, in un incedere meccanico di tagli e cambi di tempo.
L’intero We Were Not There From The Beginning, We Won't Be There For The End è passione autentica, manifesta, che non si nasconde dietro ipocriti manierismi, trascinandoti per il bavero fino a mostrarti il suo cuore sanguinante, il suo romanticismo disperato. 
Suoni, trame, campionamenti: tutto emerge organico, per essere poi avvolto, sommerso da una palude sonora, una marea contro la quale lottare. Preziosa malinconia….

Durante i live, Tempelhof esegue dal vivo lo spettacolo audio-video La Camera dell’Alieno, sonorizzando una serie di filmati in bianco e nero dei primi del ‘900 di proprietà dell’archivio della Cineteca di Bologna.

Le metamorfosi del diavolo rosso. La prima volta in cui un americano e un francese si sfidano per il titolo mondiale di boxe. I più bei abiti della collezione d’alta moda parigina. La sigaretta all’oppio che moltiplica le identità del fumatore. La pericolosa caccia alla pantera nell’Africa selvaggia. Le meraviglie multicolori della danza serpentina. Le farfalle che si vendicano del loro cacciatore infilzandolo con uno spillone…
E’ il cinema di cento anni fa: un pianeta alieno. E uno scrigno di bellezze lontane, apri il coperchio e ti investe, a sprazzi fulminei, il delirio surreale e l’estasi della verità. Cinema breve e appuntito. Come in un programma cinematografico d’epoca, quando lo spettacolo era una faccenda poco raccomandabile, stasera mettiamo assieme fiabe, documenti d’attualità, comiche, viaggi esotici, prodigi della natura, eventi sportivi, spettri ed acrobazie… L’unico filo conduttore è la sorpresa dell’occhio.
I film sono frutto di restauri effettuati dalla Cineteca di Bologna, e spesso ripropongono i deliranti colori originali che venivano impressi direttamente sulla pellicola positiva, fotogramma dopo fotogramma. 
Le immagini scorrono assieme alla musica composta ed eseguita live da Tempelhof, in una colonna sonora ideale costruita tra suoni di retrovia, beat e delay, landscapes e pianoforti manomessi, distanti un secolo dalla fascinazione dello schermo. Una sorta di concerto immaginario, in cui le note si producono in nuove definizione di visioni cinematografiche apparentemente antiche.
Sonate visionarie proiettate tra cuore e dormiveglia. 

Qui alcuni estratti de La Camera dell’Alieno:

Tempelhof: Paolo Mazzacani&Luciano Ermondi http://www.myspace.com/tempelhofband
Label: Distraction Records
Distribuzione Italiana: Goodfellas
Disponibile anche in digitale su iTunes, Beatport, Bleep, Amazon, Juno, Virgin, Cargo, Norman Records, Emusic.
Promozione discografica: Ja.La Promotion&Media Activities

venerdì 5 marzo 2010

LUSH RIMBAUD: esce il 26 marzo il nuovo viaggio sonoro della band anconetana


Ja.La Media Activities presenta

LUSH RIMBAUD


The Sound Of The Vanishing Era

Release date: 26 marzo 2010 - Distribuzione Italiana: Audioglobe

Primo singolo: 2009 Crusade


“...the Lush Rimbaud sound is resolute, direct, deviant. A tight sonic stream with an electronic hypnotic gait. Serve loud, switch off your brain and move your feet...” NME (UK)


Se il primo disco “Action From The Basement” (2007) è stato definito “un treno in corsa destinato a deragliare, una spirale ansiogena di secchiate d’acqua fredda mentre dormi in ascensore” (Il Tirreno), con il nuovo disco, The Sound Of The Vanishing Era il treno è deragliato veramente.
Formatisi nel 1998 ad Ancona, con 2 album alle spalle, la band compare in numerose compilation e comincia a farsi notare con il singolo Remember Sammy Jenkis (2004), il cui video, realizzato da Posto Delle Fragole, vince numerosi premi tra i Best Short Film Italiani.
Il nuovo lp dei Lush Rimbaud, registrato da Fabio Magistrali e coprodotto da FromScratch, Brigadisco, BloodySound, HotViruz, SweetTeddy e NarvaloSuoni, è influenzato tanto dal kraut e dallo space rock tedeschi quanto dal noise e postpunk d’oltreoceano, lasciando spazio all’improvvisazione e al trip introspettivo.
Più matura e consapevole, la band è pronta per un nuovo “viaggio sonoro”. A fare da Cicerone è Errico Malatesta (raffigurato anche in copertina) i cui scritti fanno da sfondo allo scenario rappresentato attraverso le otto tracce del disc oe dall’ottimo lavoro grafico di Rocco Lombardi.
In primo piano la ricerca della melodia attraverso l’incastro di chitarre, loops e sintetizzatori, alternando atmosfere dilatate a passaggi tirati e reiterazioni ossessive.
Questa volta nell’immaginario dei Lush Rimbaud arrivano nuove visioni: navicelle spaziali e mucche camaleontiche, eserciti di moderni mercenari e dèi allucinati.

BAND
Tommaso Pela (voce, chitarra, synth)
David Cavalloro (chitarra, synth)
Marco Giaccani (basso, theremin, voce)
Michele Alessandrini (batteria)

DISCOGRAFIA
The Sound Of The Vanishing Era (LP+CD, 2009)
Action From The Basement (CD, 2007)
Lush Rimbaud / Suan (EP 7”, 2006)

COMPILATION:
Italian Underground Serial Decade 2000-2010 Vol.5 (CDr, BloodySound, 2010)
Poliuterano / Brigadisco1 (CD, Brigadisco, 2009)
Thermos 10 (CD, Loom, HotViruz, 2008)
eMpTV Nights Compilation (CDr, DisorderDrama, 2008)
The Zero Issue: Conscious Dreams, Fashion Films (DVD, Fly, 2006)
Liberalarte!2 (CD, FPML, 2005)
March(e)ingegno Sonoro Vol.1 (CDr, Kathodik, 2005)
Soniche Avventure Vol.IX (CD, FridgeRecords, 2004)
Tiny Tunes Vol.2 (CD, HobokenRecords, 2003)

VIDEOCLIP
Remember Sammy Jenkis (regia Postodellefragole, 2004)
Official Selection PVI 2004; Best Short Film CortoDorico 2005; Official Selection Arcipelago/Roma 2005; Official Selection Io, Isabella International Film Week 2005.

CONTATTI
Band: www.lushrimbaud.com   www.myspace.com/lushrimbaud
Booking&Management: HotViruzOrganization, Caps&TunaPromotion
Promozione Discografica: Ja.La Media Activities


ZERO IN ON: esce il 12 aprile Silly Lilly, terzo disco della band svizzera


Ja.La Media Activities presenta:


ZERO IN ON



SILLY LILLY

Release date: 12 aprile 2010

Primo singolo estratto dall’album: Los Angeles Is Burning

Zero In On nascono nel 2000 nella piccola città di Locarno, Svizzera, dal leader Elias Bertini (voce, chitarra e pianoforte) e dal batterista Mattia Stefanini. Musicalmente il duo subisce le influenze del pop, del metal, della musica classica e sperimentale. Nel 2004, dopo la pubblicazione del primo album, The Oblivion Fair, Gian Andrea Costa entra nella band in qualità di bassista.
Il disco viene ben accolto dalla critica e ad esso segue una seconda pubblicazione in Germania, Belgio, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Messico ed USA ed è grazie ai singoli Surrounding The Sea and To Mary e Queen and Secrets in Glue che la band inizia a farsi conoscere anche al di fuori dei confini elvetici. Nel 2005 il singolo Surrounding The Sea entra nella compilation FNAC e successivamente, l’etichetta francese “Production Spéciales” seleziona la cover While my guitar Gently Weeps del Beatles rifatta dagli Zero In On per una compilation dedicata alle band più famose nel mondo.
Il secondo disco, Pillow Talk, esce nel 2006 e raggiunge un immediato successo in molti paesi Europei (Francia, Inghilterra, Germania ed ovviamente Svizzera), permettendo così alla band di varcare i confini europei e di presentare il suo sound innovativo a Los Angeles.
Nel 2008 la band ottiene la nomination come “Best Swiss Band” dal Zic Me Up Tour Contest in Francia.
Nel 2009 esce il terzo disco autoprodotto degli Zero In On, Silly Lilly, ed è con questo album che la band decide di presentarsi al pubblico italiano.
Silly Lilly è un disco fatto di rock puro e diretto. Le chitarre ed il drumming si muovono in costante armonia alla ricerca della potenza di un power trio che è davvero da tener d’occhio. Ispirato e creativo il disco del trio svizzero regala dei quadri pop-rock semplici ed originali che trovano la loro ispirazione nelle sonorità grunge dei Nirvana, nel post punk dei Pixies senza dimenticare le ultime esperienze rock di band come Placebo, The Strokes, The Killers, My Chemical Romance. Una nota di merito va anche data ai testi ricercati, sofferti ed incisivi, una pulsione post-adolescenziale che potrebbe davvero trovare tanti pareri positivi tra i giovanissimi (il trio ha un look tra il dark e l’emo) ed i semplici appassionati di rock’n’roll. Silly Lilly è un disco dai suoni e dalle atmosfere internazionali. Un album da scoprire.

Dal vivo si scopre il meglio degli Zero In On: l’energia ed il carisma del gruppo si fonde con le emozioni generate dalla musica in un tutt’uno di grande impatto.

DISCOGRAFIA
Silly Lilly – 2009
Pillow Talk – 2006
The Oblivion Fair – 2004

BAND

Elias Bertini – voce, chitarra e pianoforte
Mattia Stefanini - batteria
Gian Andrea Costa - basso

CONTATTI
Promozione Discografica: Ja.La Media Activities
Management: info@zeroinon.ch

Distribuzione Digitale su iTunes, Amazon.com, Musicload.de, Cede.ch