DOPO L’ANTEPRIMA CON LA STAMPA,
IL PROGETTO ITALIANO DI MUSICA NEOCLASSICA VARCA I CONFINI NAZIONALI E PRESENTA
LA SUA DIMENSIONE INTERNAZIONALE ATTRAVERSO LO STREAMING ESCLUSIVO
CON THE LINE OF BEST FIT, IL
RINOMATO ED IMPORTANTE SITO MUSICALE INGLESE
UNA PERFETTA FUSIONE TRA MONDO ELETTRONICO E MUSICA CLASSICA.
UNA NUOVA DIMENSIONE
NEOCLASSICA PER UN VIAGGIO SONORO CHE RIPERCORRE L’ASSE GEOGRAFICO-MUSICALE BERLINO-REYKJAVIC-LONDRA:
“7” E’ IL PRIMO CAPITOLO DELLA
TRILOGIA E DISCO D’ESORDIO DI
ascolta “7” in streaming esclusivo per
“7” E’ IN USCITA IL 3 MARZO 2015 PER INRI, IN COLLABORAZIONE
CON UNIVERSAL MUSIC PUBLISHING
Dopo aver presentato “7” in un breve set live lo scorso 12
dicembre a Milano, negli spazi di ExpoGate in Piazza Castello, ecco i prossimi
appuntamenti live di Dardust:
14 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti – concerto esaurito –
15 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti
27 marzo,
Torino, Officine Ferroviarie
(evento
organizzato da International Film Music Festival per finanziare la prima
edizione che si terrà a Torino dal 14 al 17 maggio)
19 aprile,
Milano, Elita Design Week Festival
A breve verranno
annunciati nuovi appuntamenti live per Dardust
info date: www.otrlive.it
L’Italia e la musica classica hanno un legame
fortissimo. Da sempre. Oggi, se tra gli autori classici-moderni spiccano
essenzialmente due nomi, Ludovico Einaudi e Giovanni Allevi, qui vi presentiamo
qualcosa di completamente diverso.
Dardust è un progetto di un
singolo, Dario Faini, che si dedica alla ricerca di un suono dalle chiare origini nord
europee, tra Berlino e l’Islanda. Dentro il suono di Dardust convivono i pesi massimi della scena mittle-europea che sta
facendo evolvere il concetto di musica classica, traghettandola dalle sue
origini “ingessate e quasi nobiliari” a quelle nuove di musica aperta ed
universale, senza per forza avere quegli aspetti commerciali che spesso in
Italia ritroviamo abbinati alla “nuova musica classica”, detta anche
neo-classica.
Nella ricerca artistica di Dardust del suono italiano c’è ben poco, se non l’acutezza
melodica. Nella musica composta e suonata dall’artista ritroviamo il mondo
affascinate e delicato che in questi ultimi anni il pubblico ha iniziato ad
apprezzare e amare: un successo
che per una volta è arrivato prima dal pubblico e poi dalla critica, che forse
non ha ben capito ancora come classificare questa musica innovativamente
antica.
Nelle composizioni di Dardust si trovano le atmosfere di Nils Frahm, Olafur Arnalds, Johan Johanassson, A Winged Victory For The Sullen, Dustin O’Halloran, Library Tapes, Silvain Chaveau, Ben Frost, Valgeir Sigurõsson, Greg Haines, Rachel’s, Nico Muhly fino alle pulsazioni
electro-ambient di Jon Hopkins, solo per citarne alcuni tra i
più conosciuti.
Come per i suoi sodali di stile musicale, la chiave
di lettura ed il concepimento musicale viene dalla fusione di due aspetti tanto
lontani quando incredibilmente vicini: il suono degli archi e del pianoforte
scorrono vicino all’elettronica dei synth e dei computer. Due mondi che
all’apparenza non si conoscono, ma che in realtà rappresentano la sintesi del
passato e del futuro musicale, corrono su binari separati ma paralleli,
mescolandosi e dando vita ad un mondo innovativo, emozionante e contrastante.
Il suono di Dardust può essere
riflessivo, drammatico, gioioso, sospeso, tragico, impetuoso, delicato e
sognante.
“7” è il
primo capitolo della trilogia discografica che attraversa l’asse
geografico/musicale Berlino-Reykjavic-Londra,
ripercorrendo le influenze musicali tipiche delle tre città, iniziando proprio
da Berlino, dove è stato registrato “7”, nei Funkhaus Studios. Il mastering, anch’esso realizzato a Berlino, è
stato curato da Francesco Donadello
già richiestissimo collaboratore di Modeselektor,
Efterklang, Dustin O’Halloran, Lubomyr Melnyk, A Widget Victory For The Sullen,
Johann Johanassson, per citarne solo alcuni, ulteriore prova di credibilità
internazionale per il progetto Dardust.
Sette brani
strumentali scritti in sette giorni e prodotti in sette mesi, in uscita il 3 marzo 2015 per INRI, in collaborazione con Universal
Music Publishing. Il primo assaggio di questa straordinaria perla è il
brano Sunset On M., dove il video vuole essere un tributo al film di
Nicolas Roeg, “L’uomo che cadde sulla Terra”, dove l’istrionico Bowie
interpreta l’alieno Thomas Jerome Newton. In Sunset On M., ad
impattare sul pianeta con lo shuttle Dardust “7” è un aastronauta che, durante
il viaggio spazio-temporale, torna indietro negli anni, ritrovandosi un bambino
privo di ricordi. Il video racconta così un percorso di ricostruzione
temporale, dove il piccolo astronauta compie i suoi passi per tornare nel
presente, cullato da un tema musicale dal sapore francese
contrastato da un crescendo fatto di synth pad e archi.
I due successivi capitoli della trilogia verranno
registrati rispettivamente a Reykjavic e a Londra e vedranno luce già nei
prossimi mesi.
Dardust:
Dario Faini, ideatore del progetto, pianista e
compositore
Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta, Simone
Giorgini: archi
Vanni Casagrande: synth
Promozione ed informazioni per media:
Ja.La Media Activities
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