venerdì 27 febbraio 2015

In esclusiva per TheLineOfBestFit lo streaming di "7", il disco di debutto di Dardust in uscita il 3 marzo per INRI/Universal


DOPO L’ANTEPRIMA CON LA STAMPA, IL PROGETTO ITALIANO DI MUSICA NEOCLASSICA VARCA I CONFINI NAZIONALI E PRESENTA LA SUA DIMENSIONE INTERNAZIONALE ATTRAVERSO LO STREAMING ESCLUSIVO
CON THE LINE OF BEST FIT, IL RINOMATO ED IMPORTANTE SITO MUSICALE INGLESE

UNA PERFETTA FUSIONE TRA MONDO ELETTRONICO E MUSICA CLASSICA.
 UNA NUOVA DIMENSIONE NEOCLASSICA PER UN VIAGGIO SONORO CHE RIPERCORRE L’ASSE GEOGRAFICO-MUSICALE BERLINO-REYKJAVIC-LONDRA: “7” E’ IL PRIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA E DISCO D’ESORDIO DI

ascolta “7” in streaming esclusivo per



“7” E’ IN USCITA IL 3 MARZO 2015 PER INRI, IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSAL MUSIC PUBLISHING

Dopo aver presentato “7” in un breve set live lo scorso 12 dicembre a Milano, negli spazi di ExpoGate in Piazza Castello, ecco i prossimi appuntamenti live di Dardust:
14 marzo, Ascoli Piceno, Miniera delle Arti – concerto esaurito –
15 marzo, Ascoli Piceno, Miniera delle Arti
27 marzo, Torino, Officine Ferroviarie
(evento organizzato da International Film Music Festival per finanziare la prima edizione che si terrà a Torino dal 14 al 17 maggio)
19 aprile, Milano, Elita Design Week Festival
A breve verranno annunciati nuovi appuntamenti live per Dardust
info date: www.otrlive.it 

L’Italia e la musica classica hanno un legame fortissimo. Da sempre. Oggi, se tra gli autori classici-moderni spiccano essenzialmente due nomi, Ludovico Einaudi e Giovanni Allevi, qui vi presentiamo qualcosa di completamente diverso.
Dardust è un progetto di un singolo, Dario Faini, che si dedica alla ricerca di un suono dalle chiare origini nord europee, tra Berlino e l’Islanda. Dentro il suono di Dardust convivono i pesi massimi della scena mittle-europea che sta facendo evolvere il concetto di musica classica, traghettandola dalle sue origini “ingessate e quasi nobiliari” a quelle nuove di musica aperta ed universale, senza per forza avere quegli aspetti commerciali che spesso in Italia ritroviamo abbinati alla “nuova musica classica”, detta anche neo-classica.
Nella ricerca artistica di Dardust del suono italiano c’è ben poco, se non l’acutezza melodica. Nella musica composta e suonata dall’artista ritroviamo il mondo affascinate e delicato che in questi ultimi anni il pubblico ha iniziato ad apprezzare e amare:  un successo che per una volta è arrivato prima dal pubblico e poi dalla critica, che forse non ha ben capito ancora come classificare questa musica innovativamente antica.
Nelle composizioni di Dardust si trovano le atmosfere di Nils Frahm, Olafur Arnalds, Johan Johanassson, A Winged Victory For The Sullen, Dustin O’Halloran, Library Tapes, Silvain Chaveau, Ben Frost, Valgeir Sigurõsson, Greg Haines, Rachel’s, Nico Muhly fino alle pulsazioni electro-ambient di Jon Hopkins, solo per citarne alcuni tra i più conosciuti.
Come per i suoi sodali di stile musicale, la chiave di lettura ed il concepimento musicale viene dalla fusione di due aspetti tanto lontani quando incredibilmente vicini: il suono degli archi e del pianoforte scorrono vicino all’elettronica dei synth e dei computer. Due mondi che all’apparenza non si conoscono, ma che in realtà rappresentano la sintesi del passato e del futuro musicale, corrono su binari separati ma paralleli, mescolandosi e dando vita ad un mondo innovativo, emozionante e contrastante. Il suono di Dardust può essere riflessivo, drammatico, gioioso, sospeso, tragico, impetuoso, delicato e sognante.
“7”  è il primo capitolo della trilogia discografica che attraversa l’asse geografico/musicale Berlino-Reykjavic-Londra, ripercorrendo le influenze musicali tipiche delle tre città, iniziando proprio da Berlino, dove è stato registrato “7”, nei Funkhaus Studios. Il mastering, anch’esso realizzato a Berlino, è stato curato da Francesco Donadello già richiestissimo collaboratore di Modeselektor, Efterklang, Dustin O’Halloran, Lubomyr Melnyk, A Widget Victory For The Sullen, Johann Johanassson, per citarne solo alcuni, ulteriore prova di credibilità internazionale per il progetto Dardust.
Sette brani strumentali scritti in sette giorni e prodotti in sette mesi, in uscita il 3 marzo 2015 per INRI, in collaborazione con Universal Music Publishing. Il primo assaggio di questa straordinaria perla è il brano Sunset On M., dove il video vuole essere un tributo al film di Nicolas Roeg, “L’uomo che cadde sulla Terra”, dove l’istrionico Bowie interpreta l’alieno Thomas Jerome Newton. In Sunset On M., ad impattare sul pianeta con lo shuttle Dardust “7” è un aastronauta che, durante il viaggio spazio-temporale, torna indietro negli anni, ritrovandosi un bambino privo di ricordi. Il video racconta così un percorso di ricostruzione temporale, dove il piccolo astronauta compie i suoi passi per tornare nel presente, cullato da un tema musicale dal sapore francese contrastato da un crescendo fatto di synth pad e archi. 
I due successivi capitoli della trilogia verranno registrati rispettivamente a Reykjavic e a Londra e vedranno luce già nei prossimi mesi.

Dardust:
Dario Faini, ideatore del progetto, pianista e compositore
Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta, Simone Giorgini: archi
Vanni Casagrande: synth




Promozione ed informazioni per media:
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