AD UN GIORNO DALL’USCITA DEL DISCO DI DEBUTTO E DOPO LO STREAMING
NAZIONALE CON LA STAMPA E MONDIALE CON THE LINE OF BEST FIT, IL PROGETTO
ITALIANO DI MUSICA NEOCLASSICA CONTINUA A VARCARE I CONFINI NAZIONALI,
SOTTOLINEANDO LA SUA DIMENSIONE INTERNAZIONALE ATTRAVERSO L’ANTEPRIMA DEL NUOVO
VIDEO
presenta
in esclusiva Invisibile Ai Tuoi Occhi, il nuovo video di
“Invisibile Ai Tuoi Occhi” con la regia di Tiziano Russo, è il
prequel di “Sunset On M.”, il primo video tratto da “7”, nonchè la la storia
del viaggio spazio temporale dell’astronauta della missione spaziale “Dardust
7”.
Il protagonista, Antonello
Angiolillo, diventa bambino (Jacopo Borghese) prima dello schianto che lo
porterà sul pianeta M., dove ricostruisce, attraverso degli indizi, il suo
passato.
Il finale della storia lo
scopriremo nel prossimo e ultimo video di “7” ,“Enjoy The light”.
Mentre “Sunset on M.”
potrebbe essere intitolato “Il Bambino che cadde sulla terra” con un ironico
riferimento a “L’uomo che cadde sulla terra” diretto da Nicolas Roeg e
con Bowie protagonista, in “Invisibile Ai Tuoi Occhi” ci sono riferimenti a
“2001 Odissea nello spazio” e ai viaggi temporali di “Interstellar”.
PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UN ARTISTA IN GRADO DI
RAPPRESENTARE L’UNIONE, L’EVOLUZIONE E L’ORGANICA FUSIONE DEL MONDO ELETTRONICO
CON I TERRITORI COMPLESSI ED AULICI DELLA MUSICA CLASSICA, UNA REALTA’ ORMAI DA
ANNI SDOGANATA E RESA “POP(OLARE)” NELL’EUROPA DEL NORD E CONTINENTALE SOTTO IL
NOME DI MUSICA NEO-CLASSICA.
UN VIAGGIO SONORO PER UN CONCEPT ALBUM CHE, PERCORRENDO L’ASSE GEOGRAFICO-MUSICALE
BERLINO-REYKJAVIC-LONDRA E LE INFLUENZE MUSICALI TIPICHE DELLE TRE CITTA’,
PORTA L’ASCOLTATORE ALLA SCOPERTA DEI PIU’ RAFFINATI SUONI BERLINESI, LA PRIMA
TAPPA DEL VIAGGIO SONORO E DELLA TRILOGIA, IN UN CRESCENDO DI SYNTH ED ARCHI
CHE SI FONDONO CON IL PIANOFORTE CLASSICO
ascolta “7” in streaming esclusivo per The Line Of Best
Fit:
“7” E’ IN USCITA IL 3 MARZO 2015 PER INRI, IN
COLLABORAZIONE CON UNIVERSAL MUSIC PUBLISHING
Dopo aver presentato “7” in un breve set live lo scorso 12
dicembre a Milano, negli spazi di ExpoGate in Piazza Castello, ecco i prossimi
appuntamenti live di Dardust:
14 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti – concerto esaurito –
15 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti
27 marzo,
Torino, Officine Ferroviarie
(evento
organizzato da International Film Music Festival per finanziare la prima
edizione che si terrà a Torino dal 14 al 17 maggio)
19 aprile,
Milano, Elita Design Week Festival
A breve verranno
annunciati nuovi appuntamenti live per Dardust
info date: www.otrlive.it
L’Italia e la musica classica hanno un legame
fortissimo. Da sempre. Oggi, se tra gli autori classici-moderni spiccano
essenzialmente due nomi, Ludovico Einaudi e Giovanni Allevi, qui vi presentiamo
qualcosa di completamente diverso.
Dardust è un progetto di un
singolo, Dario Faini, che si dedica alla ricerca di un suono dalle chiare origini
nord europee, tra Berlino e l’Islanda. Dentro il suono di Dardust convivono i pesi massimi della scena mittle-europea che sta
facendo evolvere il concetto di musica classica, traghettandola dalle sue
origini “ingessate e quasi nobiliari” a quelle nuove di musica aperta ed
universale, senza per forza avere quegli aspetti commerciali che spesso in
Italia ritroviamo abbinati alla “nuova musica classica”, detta anche
neo-classica.
Nella ricerca artistica di Dardust del suono italiano c’è ben poco, se non l’acutezza
melodica. Nella musica composta e suonata dall’artista ritroviamo il mondo
affascinate e delicato che in questi ultimi anni il pubblico ha iniziato ad
apprezzare e amare: un successo
che per una volta è arrivato prima dal pubblico e poi dalla critica, che forse
non ha ben capito ancora come classificare questa musica innovativamente
antica.
Nelle composizioni di Dardust si trovano le atmosfere di Nils Frahm, Olafur Arnalds, Johan Johanassson, A Winged Victory For The Sullen, Dustin O’Halloran, Library Tapes, Silvain Chaveau, Ben Frost, Valgeir Sigurõsson, Greg Haines, Rachel’s, Nico Muhly fino alle pulsazioni
electro-ambient di Jon Hopkins, solo per citarne alcuni tra i
più conosciuti.
Come per i suoi sodali di stile musicale, la chiave
di lettura ed il concepimento musicale viene dalla fusione di due aspetti tanto
lontani quando incredibilmente vicini: il suono degli archi e del pianoforte
scorrono vicino all’elettronica dei synth e dei computer. Due mondi che
all’apparenza non si conoscono, ma che in realtà rappresentano la sintesi del
passato e del futuro musicale, corrono su binari separati ma paralleli,
mescolandosi e dando vita ad un mondo innovativo, emozionante e contrastante.
Il suono di Dardust può essere
riflessivo, drammatico, gioioso, sospeso, tragico, impetuoso, delicato e
sognante.
“7” è il
primo capitolo della trilogia discografica che attraversa l’asse
geografico/musicale Berlino-Reykjavic-Londra,
ripercorrendo le influenze musicali tipiche delle tre città, iniziando proprio
da Berlino, dove è stato registrato “7”, nei Funkhaus Studios. Il mastering, anch’esso realizzato a Berlino, è
stato curato da Francesco Donadello
già richiestissimo collaboratore di Modeselektor,
Efterklang, Dustin O’Halloran, Lubomyr Melnyk, A Widget Victory For The Sullen,
Johann Johanassson, per citarne solo alcuni, ulteriore prova di credibilità
internazionale per il progetto Dardust.
Sette brani
strumentali scritti in sette giorni e prodotti in sette mesi, in uscita il 3 marzo 2015 per INRI, in collaborazione con Universal
Music Publishing. Il primo assaggio di questa straordinaria perla è il
brano Sunset On M., dove il video vuole essere un tributo al film di
Nicolas Roeg, “L’uomo che cadde sulla Terra”, dove l’istrionico Bowie
interpreta l’alieno Thomas Jerome Newton. In Sunset On M., ad
impattare sul pianeta con lo shuttle Dardust “7” è un aastronauta che, durante
il viaggio spazio-temporale, torna indietro negli anni, ritrovandosi un bambino
privo di ricordi. Il video racconta così un percorso di ricostruzione
temporale, dove il piccolo astronauta compie i suoi passi per tornare nel
presente, cullato da un tema musicale dal sapore francese
contrastato da un crescendo fatto di synth pad e archi.
I due successivi capitoli della trilogia verranno
registrati rispettivamente a Reykjavic e a Londra e vedranno luce già nei
prossimi mesi.
Dardust:
Dario Faini, ideatore del progetto, pianista e
compositore
Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta, Simone
Giorgini: archi
Vanni Casagrande: synth
Promozione ed informazioni per media:
Ja.La Media Activities
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