La grande musica italiana ed internazionale torna a Reggio Emilia
per uno tra gli appuntamenti estivi più attesi della stagione italiana, tra
anteprime e musica rock,
per un totale di 22 eventi live da non perdere.
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con Festareggio negli
spazi di Campovolo, il più importante ed atteso evento dell’anno per la città e la provincia di Reggio Emilia.
Dopo aver annunciato i Kula Shaker, fautori di un brit-pop dalle
influenze orientali, altri nomi si aggiungono a Festareggio 2016.
Wolfmother, la band australiana che si rifà ai fasti del rock anni
Settanta ed una tra le voci rock più significative di sempre, fondatore delle
band The Animals, il leggendario Eric Burdon
KULA SHAKER
Martedì 23 agosto 2016
FESTAREGGIO
Campovolo, Reggio Emilia
Biglietto: € 17,25 + prev.
Biglietti già disponibili su Ticketone e punti vendita
autorizzati
WOLFMOTHER
Mercoledì 24 agosto 2016
FESTAREGGIO
Campovolo, Reggio Emilia
Biglietto: € 15,00 + prev.
Biglietti disponibili su Ticketone e punti vendita autorizzati a partire dalle ore
10.00 di giovedì 12 maggio
ERIC BURDON
Mercoledì 31 agosto 2016
FESTAREGGIO
Campovolo, Reggio Emilia
Biglietto: € 20,00 + prev.
Biglietti disponibili su Ticketone e punti vendita autorizzati dai prossimi giorni
Informazioni
su come acquistare i biglietti:
Ticketone – www.ticketone.it - 892.101
Spettacoli,
politica, cultura, divertimento e buona cucina, sono gli ingredienti che fanno
di Festareggio una grande festa
popolare conosciuta e visitata da oltre 200mila persone, con una programmazione
ricca e pensata per pubblici diversi, che alterna dibattiti, concerti ed
iniziative culturali a show pirotecnici, mercatini, serate danzanti e giochi e
attrazioni da luna park. L'affluenza di un pubblico numeroso e partecipe è il
premio per una manifestazione che, fin dai suoi esordi, si propone come
occasione per stare insieme, divertirsi serenamente, incrociare saperi e punti
di vista differenti.
Nelle
prossime settimane Festareggio
annuncerà altri nomi che si andranno ad aggiungere al cartellone dell’edizione
2016 che come sempre si terrà negli spazi di Campovolo.
La
grande musica internazionale torna a Reggio Emilia.
ECCO I PRIMI NOMI CONFERMATI PER
FESTAREGGIO 2016 @ CAMPOVOLO (RE)
KULA SHAKER, MARTEDI’ 23 AGOSTO 2016
A Festareggio i Kula Shaker arriveranno con “K 2.0”, il nuovo disco lanciato lo
scorso febbraio, a distanza di venti anni dall’uscita dell’ultimo lavoro, “K”. L’album propone un sound rivisitato,
con una nuova carica e tantissima energia, segno che la band è decisa a
riprendersi lo scettro del pop che un tempo le apparteneva. “K 2.0”
è stato registrato tra Londra (State Of The Ark) e lo studio belga del bassista
Alonza Bevan. È come se il nuovo album chiudesse un cerchio, lanciando uno
sguardo al passato: l’opening track “Infinite
Sun”, per esempio, è l’adattamento di un vecchio mantra che la band era
solita proporre quando Crispian e soci avevano diciannove anni e si esibivano
ai festival di strada.
Il nuovo album è composto da 11 irresistibili
brani che emanano vitalità e forza, regalando un effetto unico: quello di una
band elettrizzata di suonare di nuovo insieme. «Quando stiamo suonando tutti insieme in una stanza, è una sensazione
imbattibile» dice a tal proposito il batterista Paul Winter-Hart.
I Kula
Shaker sono Crispian Mills (voce e chitarre), Alonza Bevan (basso), Paul
Winterhart (batteria) e Harry Broadbent (tastiere). Nascono nella loro
formazione definitiva nel 1993 dall’unione del cantante e chitarrista Crispian
Mills con il bassista Alonza Bevan, il tastierista Jay Darlington e il
batterista Paul Winterhart. Nel 1996 firmano con la Columbia Records e
pubblicano il loro primo singolo, intitolato “Tattva”, che debutta al n.86 della classifica inglese, seguito poi
da “Grateful When You’re Dead” (un
brano scritto come omaggio a Jerry Garcia dei Grateful Dead, 35º posto in
classifica) e dalla ripubblicazione di “Tattva”,
che arriva stavolta al quarto posto. In ottobre, preceduto dal singolo “Hey Dude” (secondo posto in classifica),
esce finalmente l’ormai attesissimo primo album, intitolato semplicemente “K”, che diventa il disco di debutto più
venduto nella prima settimana di uscita sin dai tempi di “Definitely Maybe”
degli Oasis. In tutto venderà due milione di copie in tutto il mondo. A
dicembre esce il quarto e ultimo singolo tratto dall’album, “Govinda”, un brano cantato completamente
in sanscrito che arriva al n.7 della classifica inglese.
WOLFMOTHER, MERCOLEDI’ 24 AGOSTO 2016
Tra le band
più importanti del panorama hard-rock/stoner-rock australiano, i Wolfmother sono pronti a tornare in
Italia a due anni di distanza dall’ultimo concerto nella penisola. Attivi dal
2000, hanno pubblicato a febbraio “Victorius” (Universal Music),
l’ultimo lavoro di studio, il quarto, per la formazione originaria di Sidney
che quest’anno festeggia i sedici anni di attività costellati da grandi
riconoscimenti tra i quali l’ingresso nella UK Music Hall of Fame e la
partecipazione a tutti i maggiori festival mondiali, tra cui Coachella,
Lollapalooza, Reading e Leeds, oltre ad aver aperto concerti delle icone del
rock Aerosmith ed AC/DC.
Il frontman Andrew Stockdale ha iniziato a lavorare all’album lo
scorso gennaio nel suo studio di registrazione nel New South Wales, componendo
su tutti gli strumenti e utilizzando lo stesso approccio creativo già
sperimentato dieci anni fa con l’album d’esordio della band. «All’inizio suonavo chitarra, basso e
batteria, poi sottoponevo le idee al resto della band e lavoravamo insieme agli
arrangiamenti», ha dichiarato il cantante e chitarrista, «Ho pensato che sarebbe stato bello
ricominciare a suonare tutto per fissare su un demo le mie idee. È un buon modo
di lavorare, perché si riesce a ottenere uno stile ben amalgamato». Oltre a
cantare sul nuovo album, Stockdale ha registrato le tracce di chitarra e
basso e si è avvalso della collaborazione dei batteristi Josh Freese (Nine
Inch Nails, Bruce Springsteen, A Perfect Circle) e Joey
Waronker (Beck, Gnarls Barkley, REM), e del
pluripremiato produttore Brendan O’Brien (Pearl Jam, Soundgarden,
Bruce Springsteen). Il risultato, nelle parole di Stockdale, è
decisamente interessante: «Volevamo un
sound corposo, bilanciato tra energia garage e un grande lavoro di produzione.
È selvaggio ed energico, perfetto per un festival!».
www.wolfmother.com-
www.facebook.com/wolfmother
ERIC
BURDON, MERCOLEDI’ 31 AGOSTO 2016
Noto per essere stato il leader degli Animals e, in seguito, del gruppo funk War, Eric Victor Burdon
è tra le voci più profonde e riconoscibili del rock and roll. Autore,
produttore e bluesman da oltre cinquantanni, il suo viaggio musicale ha avuto
inizio a Newcastle, dove ha scoperto la passione per il blues ed il jazz.
Frontman dei The Animals, la band pioniera della fusione
tra la musica bianca ed il blues dei neri, Burdon
ha guidato il gruppo verso la “British Invasion” con la super hit
internazionale “House Of The Rising Sun”.
Tra le migliori 100 voci di sempre per Rolling Stone, parte del Rock
and Roll Hall of Fame Museum dal 1994,
Burdon ha scritto negli anni alcuni dei brani più famosi della storia del
r’n’r, tra cui “Don’t Let Me Be
Misunderstood”, “We Gotta Get Out Of
This Place”, “San Franciscan Night”,
solo per citarne alcuni. Nel 1969 gli Animals si sciolgono ed Eric Burdon da vita al gruppo funk
multi-etnico dei War, con cui ha composto un’altra super hit “Spill The Wine”. Negli anni successivi Burdon ha intrapreso la carriera
solista, oltre ad aver condiviso il palco con leggende quali Chuck Berry, Jimi
Hendrix, Jimmy Witherspoon ed Otis Redding
FestaReggio
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