SI
E’ LASCIATO CONOSCERE CON UN VIDEO LIVE A SETTIMANA, PRESENTATO IN ESCLUSIVA
DA ONSTAGE
DOPO
L’USCITA DI “7”, ECCO ONLINE L’ULTIMO
VIDEO TRATTO DALL’OMONIMO DOCU-FILM CHE RACCONTA LA GENESI DEL DISCO DI DEBUTTO
DEL PRIMO VERO ESEMPIO ITALIANO DI
MUSICA NEO-CLASSICA
DALLA
NASCITA DEL PROGETTO FINO ALLA REGISTRAZIONE DEL DISCO A BERLINO, IL DOCU-FILM
“7” RIPERCORRE LA NASCITA DELL'OMONIMO ALBUM, CON ESTRATTI DEL LIVE TENUTOSI LO
SCORSO GIUGNO ALLA MINIERA DELLE ARTI DI ASCOLI PICENO
Guarda e
condividi il video di Enjoy The Light in esclusiva per:
“Enjoy The Light è un brano catartico collegato ad Angoli di Ieri.
E’ un invito alla gioia. La tristezza e la malinconia date dall’abbandono
possono essere trasformate in un atto creativo che genera nuova luce. Enjoy The
Light è proprio un inno alla luce che si crea trasformando tutto ciò che deriva
dai vuoti che ognuno di noi vive dai distacchi. E’ il gran Finale di “7” e dei
live caratterizzato da un esplosione di archi, pianoforte ed elettronica”. – Dario Faini, Dardust
Video 1, “Un Nuovo Inizio A Neukölln”:
Video 2, “Sunset On M.”,
Video 3, “Sommergibile
In Aria”,
Video 4, “In The Clouds”,
Video 5, “Invisibile Ai
Tuoi Occhi”,
Video 6, “Angoli di Ieri”
I VIDEO, PRESENTATI IN
ESCLUSIVA DA ONSTAGE, SONO CONTENUTI NEL FILM “7”: PROIETTATO AL CINEMA PICENO AD ASCOLI PICENO A NOVEMBRE,
INTRODOTTO E COMMENTATO DA JOHN VIGNOLA, LA PROIEZIONE DEL DOCU-FILM HA
REGISTRATO UN RAPIDISSIMO QUANTO INASPETTATO SOLD-OUT
E’
uscito il 3 marzo “7”, l’album di debutto dell’artista italiano in grado di
rappresentare l’unione e l’evoluzione del mondo elettronico con la musica
classica, dando il via anche in Italia alla musica ne-classica, già popolare da
anni nell’Europa del Nord. Un viaggio sonoro per un concept album che,
percorrendo l’asse geografico-musicale Berlino-Reykjavic-Londra e le influenze
musicali tipiche delle tre città, porta l’ascoltatore alla scoperta dei più
raffinati suoni berlilnesi, la prima tappa del viaggio sonoro e della trilogia,
in un crescendo di synth ed archi che si fondono con il pianoforte classico
lo
streaming integrale di “7”
il
video di Invisibile Ai Tuoi Occhi
Dopo aver presentato “7” in un breve set live lo scorso 12
dicembre a Milano, negli spazi di ExpoGate in Piazza Castello, ecco i prossimi
appuntamenti live di Dardust:
14 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti – concerto esaurito –
15 marzo,
Ascoli Piceno, Miniera delle Arti
27 marzo,
Torino, Officine Ferroviarie
(evento
organizzato da International Film Music Festival per finanziare la prima
edizione che si terrà a Torino dal 14 al 17 maggio)
19 aprile,
Milano, Elita Design Week Festival
A breve verranno
annunciati nuovi appuntamenti live per Dardust
info date: www.otrlive.it
L’Italia
e la musica classica hanno un legame fortissimo. Da sempre. Oggi, se tra gli
autori classici-moderni spiccano essenzialmente due nomi, Ludovico Einaudi e
Giovanni Allevi, qui vi presentiamo qualcosa di completamente diverso.
Dardust
è un progetto di un singolo, Dario Faini, che si dedica alla ricerca di un
suono dalle chiare origini nord europee, tra Berlino e l’Islanda. Dentro il
suono di Dardust convivono i pesi
massimi della scena mittle-europea che sta facendo evolvere il concetto di
musica classica, traghettandola dalle sue origini “ingessate e quasi nobiliari”
a quelle nuove di musica aperta ed universale, senza per forza avere quegli
aspetti commerciali che spesso in Italia ritroviamo abbinati alla “nuova musica
classica”, detta anche neo-classica.
Nella
ricerca artistica di Dardust del
suono italiano c’è ben poco, se non l’acutezza melodica. Nella musica composta
e suonata dall’artista ritroviamo il mondo affascinate e delicato che in questi
ultimi anni il pubblico ha iniziato ad apprezzare e amare: un successo che per una volta è
arrivato prima dal pubblico e poi dalla critica, che forse non ha ben capito
ancora come classificare questa musica innovativamente antica.
Nelle
composizioni di Dardust si trovano
le atmosfere di Nils Frahm, Olafur Arnalds, Johan Johanassson, A Winged Victory For The Sullen, Dustin O’Halloran, Library Tapes, Silvain Chaveau, Ben Frost, Valgeir Sigurõsson, Greg Haines, Rachel’s, Nico Muhly fino alle pulsazioni electro-ambient di Jon Hopkins, solo per
citarne alcuni tra i più conosciuti.
Come
per i suoi sodali di stile musicale, la chiave di lettura ed il concepimento
musicale viene dalla fusione di due aspetti tanto lontani quando
incredibilmente vicini: il suono degli archi e del pianoforte scorrono vicino
all’elettronica dei synth e dei computer. Due mondi che all’apparenza non si
conoscono, ma che in realtà rappresentano la sintesi del passato e del futuro
musicale, corrono su binari separati ma paralleli, mescolandosi e dando vita ad
un mondo innovativo, emozionante e contrastante. Il suono di Dardust può essere riflessivo,
drammatico, gioioso, sospeso, tragico, impetuoso, delicato e sognante.
“7”
è il primo capitolo della trilogia discografica che
attraversa l’asse geografico/musicale Berlino-Reykjavic-Londra,
ripercorrendo le influenze musicali tipiche delle tre città, iniziando proprio
da Berlino, dove è stato registrato “7”, nei Funkhaus Studios. Il mastering, anch’esso realizzato a Berlino, è
stato curato da Francesco Donadello
già richiestissimo collaboratore di Modeselektor,
Efterklang, Dustin O’Halloran, Lubomyr Melnyk, A Widget Victory For The Sullen,
Johann Johanassson, per citarne solo alcuni, ulteriore prova di credibilità
internazionale per il progetto Dardust.
Sette brani strumentali scritti in sette
giorni e prodotti in sette mesi,
in uscita il 3 marzo 2015 per INRI, in collaborazione con Universal Music Publishing. Il primo
assaggio di questa straordinaria perla è il brano Sunset On M., dove il
video vuole essere un tributo al film di Nicolas Roeg, “L’uomo che cadde sulla
Terra”, dove l’istrionico Bowie interpreta l’alieno Thomas Jerome Newton. In Sunset
On M., ad impattare sul pianeta con lo shuttle Dardust “7” è un
astronauta che, durante il viaggio spazio-temporale, torna indietro negli anni,
ritrovandosi un bambino privo di ricordi. Il video racconta così un percorso di
ricostruzione temporale, dove il piccolo astronauta compie i suoi passi per
tornare nel presente, cullato da un tema musicale dal sapore francese
contrastato da un crescendo fatto di synth pad e archi.
I
due successivi capitoli della trilogia verranno registrati rispettivamente a
Reykjavic e a Londra e vedranno luce già nei prossimi mesi.
Dardust:
Dario
Faini, ideatore del progetto, pianista e compositore
Carmelo
Emanuele Patti, Simone Sitta, Simone Giorgini: archi
Vanni
Casagrande: synth
Promozione ed informazioni per media:
Ja.La Media Activities
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