giovedì 5 aprile 2018

Beating Drum e Piers Faccini pres. "HEAR MY VOICE". Prima release: GNUT (Claudio Domestico) con 4 brani cantati in dialetto napoletano



 
Beating Drum Records
presents


“HEAR MY VOICE”
una nuova collezione di registrazioni prodotte da Piers Faccini
e realizzate in formato vinile 12“ edizione limitata

prima release del progetto “Hear My Voice”:



GNUT
“Hear My Voice” EP 1
release date: 27 aprile 2018
fomato digitale e vinile 12”
1.     Na Jurnata E Sole 2. Annascuso 3. Nu Peccato 4. L’Ammore O Vero


Quattro brani realizzati da Gnut, compositore e cantautore napoletano, che, con la produzione di Piers Faccini, da vita a quattro bellissime composizioni cantate in napoletano.
I testi nascono dalla collaborazione tra il poeta Alessio Sollo e Claudio Domestico, Gnut.

ascolta e condividi “Na Jurnata e Sole”, primo brano estratto:



Da sempre attenta al cantautorato sopraffino, Beating Drum, l’etichetta di Piers Faccini, pubblica una serie di registrazioni, con un occhio di riguardo ai giovani songwriters del 21° secolo. Il progetto “Hear My Voice” nasce per dare voce ai nuovi talenti, una piattaforma in cui Beating Drum cerca di dare risalto a voci speciali ed innovative, reinterpretate alla produzione da Piers Faccini e, alle grafiche, da Uncle O. La prima pubblicazione contiene tre diversi artisti: Gnut, Tui Mamaki e Horsedreamer. L’EP 1 contiene quattro bellissimi brani in napoletano cantati e interpretati da Gnut.
Dietro il progetto Gnut si cela Claudio Domestico, una tra le migliori voci del cantautorato contemporaneo. Attivo dal 2008, dopo varie pubblicazioni in Italia, tra cui l’album “Rumore della Luce” (2009), sempre prodotto da Piers Faccini, per la prima volta Gnut varca i confini nazionali con “Hear My Voice”, distribuito in formato fisico (vinile 12” edizione limitata) in Francia ed Inghilterra. Questi quattro nuovi brani, scritti dal poeta Alessio Sollo e GNUT, e cantanti in napoletano, sono stati registrati alla fine del 2017 nello studio di Piers nelle Cevennes, in Francia. La voce di Gnut ben si sposa a questi brani, una voce familiare al cantautorato napoletano ma con un timbro moderno che rimanda ad Elliot Smith e Bon Iver. In queste quattro stravaganti composizioni, il mandolino chiacchera con una chitarra tremolo mentre le pelli delle tammorre si fondono con gli accenti della batteria e con i cori . Queste canzoni non raccontano solo di storie d’amore, tradimenti e serenate, ma lasciano trasparire tutto il fascino di una città come Napoli, che vive attraverso la rappresentazione e la reinterpretazione di Gnut!
Sono quattro canzoni d’amore in una lingua in cui non esiste il verbo “amare”. In napoletano l’amore è solo un sostantivo “l’ammore”. Non è possibile dire in napoletano “ti amo”, sarebbe tradotto con “te voglio ben’”.
Questa cosa spinge i poeti e gli autori di canzoni a cercare delle soluzioni alternative per esprimere i propri sentimenti, come figure retoriche o metafore. Il poeta Alessio Sollo scrive e pubblica sui social, decine di poesie al giorno, ripetendo tutti i gironi questo esercizio stilistico. Questi brani sono il mio tentativo di mettere in musica questa sua attitudine. Da questa collaborazione sono nati quasi tutti i pezzi del disco. Dal punto di vista musicale ho cercato di fondere elementi della mia trazione musicale, “la canzone napoletana”, con altri altri generi più distanti dal mio mondo.
Mi sono ispirato al blues, al folk inglese e alla musica africana del mali. Per questo lavoro è stato naturale cercare un confronto con Piers Faccini che per me resta un grandissimo punto di riferimento e d’ispirazione. Un vero maestro nel miscelare sonorità geograficamente distanti nel rispetto della personalità dell’artista che produce. Per me è un grande onoreGnut (Claudio Domestico)


Ufficio Stampa
Ja.La Media Activities S.r.l.
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