ATTIVI DAI PRIMI ANNI NOVANTA, HANNO
PORTATO AI MASS MEDIA LA SOTTOCULTURA GIOVANILE DEI RAVE
PIONIERI DEL BIG BEAT E DELLA
JUNGLE/DRUM’N’BASS, TRA NU-RAVE E
TECHNO, CON SINGOLI CHE LI HANNO RESI FAMOSI IN TUTTO IL MONDO - TRA CUI FIRESTARTER E SMACK MY BITCH
UP - SONO UNA PIETRA MILIARE NELLA SCENA HARDCORE ELETTRONICA INGLESE DEI
PRIMI ANNI NOVANTA. A POCHI MESI DALL’USCITA DI THE DAY IS MY ENEMY, SESTO ALBUM DI STUDIO PUBBLICATO A MARZO,
ARRIVANO IN ITALIA PER UN’UNICA DATA ESTIVA
Martedì 25 Agosto 2015
UNICA DATA ITALIANA
REGGIO EMILIA, CAMPOVOLO
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The Prodigy sono rappresentati in Italia da Barley
Arts www.barleyarts.com
Nati in Inghilterra agli albori degli
anni Novanta, i Prodigy conquistano
immediatamente il successo grazie al loro originale mix di techno estrema,
musica dance e punk-rock da battaglia. Inizialmente formatisi come duo (Liam
Howlett ed il rapper Mc Maxim), si aggiungono poco dopo il vocalist Keith Flint
ed il ballerino Leeroy Thornhill. L’EP d’esordio, What Evil Lurks, è la loro parentesi più hip-hop: la band si dirige
infatti subito dopo verso una direzione techno/hardcore. Nel 1992 esce The Prodigy Experience e due anni dopo Music For The Jilted Generation, un
album carico di cultura rave, considerato ancora oggi come una pietra miliare
nella scena hardcore inglese dei primi anni Novanta. Il 1997 è l’anno di The Fat Of The Land, il disco più
famoso e di maggior successo della band, che contiene i supersingoli Firestarter, Smack My Bitch Up e Breathe,
con i quali i Prodigy si fanno
conoscere in tutto il mondo. Acclamato da critica e pubblico, questo album
porta la band ad una pausa e passano sette anni dalla pubblicazione di Always Outnumbered (Never Outgunned),
che vede i Prodigy in formazione
ridotta, riscuotendo un successo alquanto deludente, frutto dei dissidi interni
tra i membri della band. Nel 2008 tornano al completo e l’anno successivo esce Invaders Must Die, che vede la
partecipazione alla batteria di Dave Grohl ed un deciso e quanto mai apprezzato
ritorno alle influenze nurave del loro primo album, Experience.
Il 2011 è la volta di World’s On Fire, il cd/dvd contenente il
film debutto dal vivo che documenta il più grande concerto dei Prodigy ad oggi, di fronte ad oltre
65.000 fan.
A marzo 2015 esce The
Day Is My Enemy, sesto album di studio, che vede le collaborazioni di
Flux Pavillon e Sleaford Mods. Un viaggio verso territori inesplorati, un
concentrato di energia che riporta la band alle origini delle sonorità che li
ha resi famosi in tutto il mondo, discostandosi dalle nuove modalità di
produrre e suonare la musica dal vivo, soprattutto nel circuito
techno-electro-dance. The Day Is My Enemy esprime perfettamente l’essenza e la
potenza sonora della band, tra riff compulsivi, beat interrotti e frasi
ossessivamente ripetute. Versi crudi e schietti amplificati dalla potenta dei
loro live: dal vivo i Prodigy sono
un concentrato di energia, adrenalina e spietatezza, un suono impetuoso ed
implacabile di fronte al quale è impossibile rimanere indifferenti. «Preferisco suonare live in analogico anziché
programmare tutto. Sono stanco di guardare lo schermo di un computer, non è mai
stato da me. Non importa se ci sono errori o imprecisioni, è proprio questo a
rendere la musica autentica» spiega Liam Howlett,
artefice del sound dei Prodigy, arricchito dalle
impressionanti performance live degli altri due fondatori della band, i
vocalist Keith
Flint e Maxim.
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